February 12, 2007

Aïd al-Adha / Feast of Sacrifice

I'd like to post something written by my Italian friends Marcella Dalla Cia and Filippo Petrucci.

They recently were in Morocco for a longer period of time and were invited by locals to join them for Aïd al-Adha, the Feast of Sacrifice. This is one of the most important religious events in the Muslim world and the most important one in Morocco.

Filippo and Marcella wrote an interesting article on the origins of Aïd al-Adha, the requirements around the ritual itself, and encountered modern day difficulties executing the ritual.


Che cos’è L’Aïd al-Adha?

L’Aïd al-Adha è una delle feste più importanti del mondo musulmano ed è la più importante per i marocchini; è infatti anche detta Aïd al-Kabir, letteralmente la grande festa. In questa occasione si ricorda un avvenimento fondamentale per le tre religioni monoteistiche di radici semitiche, quando venne chiesto da Dio ad Abramo di sacrificare il suo primogenito.

L’Islam tuttavia si differenzia riportando un’altra versione: non è Isacco (discendente legittimo avuto da Sara) ma Ismaele (nato dalla schiava Agar) il figlio che Abramo deve sacrificare. Pochi istanti prima che il padre dei credenti alzi la propria mano, Dio invia un angelo a bloccarlo e gli suggerisce di ammazzare un montone al posto del bambino. Da qui la tradizione musulmana di sgozzare lo stesso animale, in ricordo dell’avvenimento.

Il rito ha delle regole precise: la bestia deve essere un maschio, avere meno di un anno di vita, essere fisicamente integra e non deve soffrire né prima né durante l’abbattimento, che deve avvenire con un taglio rapido e netto della carotide. Colui che si incarica dell’operazione deve essere un musulmano in stato di purezza rituale e orientando verso la Mecca, la testa della bestia fatta sdraiare sul lato sinistro, deve pronunciare al momento del taglio della gola la formula “Nel nome di Dio, Dio è il più grande”. Il rito avviene con alcuni giorni di differenza nei vari paesi che compongono il mondo musulmano, scostamenti dovuti al rispetto del calendario lunare; avviene lo stesso anche per le altre feste religiose, ad esempio l’inizio e la fine del Ramadan, il mese sacro del digiuno. Si puo’ comunque dire che la festa cada per tutti nel periodo del pellegrinaggio alla Mecca, uno dei cinque pilastri della religione islamica.

Se nei paesi musulmani la pratica dello sgozzamento è ordinariamente eseguita in casa, nel resto del mondo è difficile per i fedeli poterla mettere in atto allo stesso modo e per ovviare ai problemi sanitari si sono trovate delle soluzioni di compromesso: le bestie vengono macellate da mano musulmana in mattatoi comunali sotto il controllo delle autorità religiose.

Eccezioni esistono comunque anche all’interno del mondo islamico e l’esempio più importante viene proprio dalla Mecca dove, vista la enorme massa di pellegrini, sarebbe impossibile trovare spazio sufficiente per permettere a tutti di compiere personalmente il rito. I sauditi hanno trovato la soluzione ideale: il credente compra un montone che sarà sacrificato dal personale addetto negli immensi macelli di recente costruzione nei dintorni della Mecca.

Marcella Dalla Cia e Filippo Petrucci

Click here if you want to read more of Filippo Petrucci.

-

1 comment:

Anonymous said...

l'informazione, caro Filippo, è d'oro per i nostri tempi e soprattutto per temi vicini a quel mondo di cui molti hanno timore da un po' di tempo.
La tua chiarezza nel linguaggio, è sempre riconoscibile a chi ha passato molte belle ore con te, a discutere di questo ed altro.
Son sempre piu convinto che questa forma di informazione "spassionata", sia la piu efficace in un contesto in cui la gente è continuamente esposta all'influenza delle idee altrui, assorbendole spesso senza criterio alcuno,un po'per "atrofia cerebrale", un po' per mancanza di tempo da dedicare alla conoscenza dell'altro,credendo che tanto c'è sempre qualcun'altro che se ne occupa per noi. Mentre dare informazioni di base, semplici e tuttavia piuttosto dettagliate,senza influenza di pensiero, può stimolare il lettore a pensare e a porsi domande proprie,di nessuna origine esterna.
Un bacino anke a te e a presto!!!!
P.S.è evidente ke la mia poca chiarezza di esposizione può lasciare qualche punto interrogativo, ma anche questo può essere stimolante! momi.